L’amministrazione del sindaco Palmieri non raggiunge l’obiettivo di approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2022, come previsto di norma per legge e come indicato nell’ultimo documento unico di programmazione (DUP).

Tutti gli anni, entro il 31 dicembre, i comuni hanno l’obbligo di redigere e approvare in consiglio comunale il bilancio triennale di previsione, pianificando in questo modo gli interventi che l’amministrazione vuole mettere in atto sulla base dell’analisi delle entrate e delle uscite.

Puntualmente, a causa della possibile inadempienza di molte amministrazioni, il governo concede una proroga dei termini di approvazione, quest’anno fissata inderogabilmente entro il 30 aprile.

Il comune di Alpignano nel documento programmatico del 2022, approvato in consiglio comunale, aveva posto come obiettivo trasversale a tutti gli uffici,  l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre.

L’assessore al bilancio Vittorio Granisso, a fine 2022, aveva convocato tutti i consiglieri ad una riunione specifica sul bilancio durante la quale è stato chiesto alla minoranza di formulare eventuali proposte da inserire nel bilancio stesso.

La maggior parte dei consiglieri di maggioranza che sostengono il sindaco Palmieri ha disertato la riunione.

I consiglieri di Obiettivo Alpignano Oliva e Albrile, non avendo ricevuto informazioni sulle risorse economiche disponibili, hanno comunque proposto di investire maggiormente sulle manutenzioni del patrimonio comunale (strade, scuole, giardini, edifici pubblici ecc), così come concordato anche con gli altri consiglieri di minoranza Martino, Gaeta e Genre. In quella stessa occasione l’assessore Granisso aveva rassicurato la minoranza sull’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre 2022.

Ad oggi l’amministrazione Palmieri non ha ancora programmato la seduta consiliare per l’approvazione del suddetto bilancio, né tantomeno posto in visione la bozza del documento ai consiglieri comunali.

Tutto ciò ha inevitabilmente portato il comune ad una gestione in esercizio provvisorio dal primo gennaio 2023, con forti limitazioni di spesa e notevoli disagi amministrativi, non rispettando così l’obiettivo prefissato nel documento di programmazione né tantomeno quello promesso dall’assessore Granisso.

(Suma bin ciapà…)