Autore: Andrea Oliva (Pagina 2 di 11)

Battaglia per l’acqua, rivincita dei comuni: “A loro la gestione”

Tre Comuni vincono la “battaglia dell’acqua” contro Regione, Autorità d’ambito Torino 3 e Smat

Ci complimentiamo con Franco Cominetto, Silvano Signora e Marco Corzetto sindaci rispettivamente di Burolo, Palazzo Canavese e Strambinello, per la salda tenacia che hanno dimostrato a difesa dei propri acquedotti e degli interessi dei cittadini che rappresentano, abbracciando il motto di “RESISTERE,  RESISTERE, RESISTERE”.

Nel rispetto della volontà degli italiani, espressa nel referendum del 2011 con l’affermazione che la gestione dell’acqua deve essere pubblica, i tre sindaci si sono opposti all’autorità d’ambito territoriale ATO3 ed alla SMAT proseguendo il loro ricorso fino al Consiglio di Stato che ha dato loro ragione, lasciando ai comuni la gestione dei singoli acquedotti.

Ciò permetterà di gestire l’acqua con la finalità di fornire un servizio di qualità ad un costo contenuto e senza fini di lucro.

Peccato che da noi ad Alpignano non vi sia stata altrettanta tenacia nel proseguire il ricorso presentato nel 2016 dall’allora sindaco Andrea Oliva.

Continuiamo a credere fortemente che l’amministrazione comunale in carica avrebbe dovuto lottare fino all’ultima anche minima possibilità per mantenere un’eccellenza alpignanese come la Società Acqua Potabile di Alpignano perché, come ci dimostrano i comuni di Burolo, di Palazzo Canavese e di Strambinello, non è finita finché non è finita.

Comunicazione del Comune di Palazzo Canavese

Saltano gli asfalti: “Dico, non rispetto e sposto”

Il sindaco Palmieri non rispetta nuovamente l’impegno di spesa programmato in bilancio per le asfaltature cittadine e sposta in avanti gli investimenti.
Il motto del sindaco è diventato: “Dico, non rispetto e sposto”

Come da impegni presi già dalla precedente amministrazione, nei bilanci comunali degli ultimi anni sono stati inseriti investimenti per il rifacimento degli asfalti cittadini. Con l’impegno annuale di circa €200.000 si garantiva nel giro di qualche anno il completo ripristino del manto stradale delle vie cittadine.

Il previsto lotto n.6 pari ad €200.000, garantito con l’accensione di un mutuo, e inserito nel bilancio 2021, non è stato realizzato in quell’anno ma posticipato nel 2022.

Nel bilancio 2022 è stato approvato nuovamente il lotto n.6, non realizzato precedentemente, unitamente al già previsto impegno di spesa del lotto n.7 per ulteriori €200.000. Di conseguenza nel 2022 dovevano essere spesi €400.000 per le asfaltature.

Anche nel 2022 il sindaco Palmieri è rimasto purtroppo fedele al suo nuovo motto; il lotto n.7 delle asfaltature non è stato eseguito e spostato al 2023 in sostituzione del lotto previsto per l’anno in corso. A seguito di tutti gli impegni non rispettati le strade cittadine versano in pessime condizioni.

Ci chiediamo le motivazioni dell’annullamento degli impegni economici inseriti a bilancio e soprattutto: come sono stati spesi i soldi previsti per gli asfalti?

Ci rivolgiamo direttamente al sindaco perché l’assessore ai lavori pubblici non risponde in consiglio comunale da quasi un anno, nonostante la maggior parte degli interventi da noi proposti abbiano riguardato le aree di sua competenza.

Sindaco: ‘nduma mal, date n’andi che a l’è tard

Bilancio 2023-2025: il sindaco Palmieri fallisce l’obiettivo (‘nduma bin)

L’amministrazione del sindaco Palmieri non raggiunge l’obiettivo di approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2022, come previsto di norma per legge e come indicato nell’ultimo documento unico di programmazione (DUP).

Tutti gli anni, entro il 31 dicembre, i comuni hanno l’obbligo di redigere e approvare in consiglio comunale il bilancio triennale di previsione, pianificando in questo modo gli interventi che l’amministrazione vuole mettere in atto sulla base dell’analisi delle entrate e delle uscite.

Puntualmente, a causa della possibile inadempienza di molte amministrazioni, il governo concede una proroga dei termini di approvazione, quest’anno fissata inderogabilmente entro il 30 aprile.

Il comune di Alpignano nel documento programmatico del 2022, approvato in consiglio comunale, aveva posto come obiettivo trasversale a tutti gli uffici,  l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre.

L’assessore al bilancio Vittorio Granisso, a fine 2022, aveva convocato tutti i consiglieri ad una riunione specifica sul bilancio durante la quale è stato chiesto alla minoranza di formulare eventuali proposte da inserire nel bilancio stesso.

La maggior parte dei consiglieri di maggioranza che sostengono il sindaco Palmieri ha disertato la riunione.

I consiglieri di Obiettivo Alpignano Oliva e Albrile, non avendo ricevuto informazioni sulle risorse economiche disponibili, hanno comunque proposto di investire maggiormente sulle manutenzioni del patrimonio comunale (strade, scuole, giardini, edifici pubblici ecc), così come concordato anche con gli altri consiglieri di minoranza Martino, Gaeta e Genre. In quella stessa occasione l’assessore Granisso aveva rassicurato la minoranza sull’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre 2022.

Ad oggi l’amministrazione Palmieri non ha ancora programmato la seduta consiliare per l’approvazione del suddetto bilancio, né tantomeno posto in visione la bozza del documento ai consiglieri comunali.

Tutto ciò ha inevitabilmente portato il comune ad una gestione in esercizio provvisorio dal primo gennaio 2023, con forti limitazioni di spesa e notevoli disagi amministrativi, non rispettando così l’obiettivo prefissato nel documento di programmazione né tantomeno quello promesso dall’assessore Granisso.

(Suma bin ciapà…)

Cimitero: Palmieri e la maggioranza impediscono il ricongiungimento tra genitori e figli

L’amministrazione Palmieri cambia il regolamento cimiteriale. Genitori o figli non residenti non saranno accolti nel cimitero di Alpignano

Nella seduta consiliare del 10 febbraio 2023 l’attuale maggioranza ha approvato la modifica del regolamento di polizia mortuaria. La principale modifica riguarda la riduzione degli aventi diritto a dimorare nel cimitero cittadino. In particolare sarà impedito a chi non è residente di riposare accanto ai propri cari.

Il precedente regolamento permetteva ai parenti fino al secondo grado di essere sepolti nello stesso cimitero, anche se non residenti ad Alpignano. Con la modifica approvata dal sindaco Palmieri e dalla sua maggioranza sarà impedito ad un figlio non residente di riposare per l’eternità accanto ai propri genitori e viceversa.

Come gruppo civico Obiettivo Alpignano abbiamo presentato un emendamento per modificare il regolamento permettendo il ricongiungimento almeno ai parenti di primo grado. Se da un lato l’attuale maggioranza adduce come motivazione quella di limitare l’affollamento del cimitero, è pur vero che occorre consentire a genitori e figli di restare accanto nel loro riposo eterno.

Questa è la motivazione che ci ha portato a presentare il nostro emendamento durante la discussione in consiglio comunale, venendo incontro alla necessità di limitare l’affollamento, riducendo da secondo grado a primo grado il rapporto di parentela. Così facendo sarà possibile a genitori e figli di dimorare nello stesso luogo.

La maggioranza prima ci ha proposto di ritirare l’emendamento ed al nostro rifiuto lo ha bocciato. Una decisione che di solidale ha ben poco.

Attendiamo l’approvazione delle nuove tariffe: speriamo, almeno queste, siano solidali.

ACQUISTI DI BENI E SERVIZI: IL SINDACO PALMIERI NON RISPONDE IN CONSIGLIO

L’interrogazione presentata dai consiglieri di Obiettivo Alpignano imbarazza il sindaco e la giunta

Durante il consiglio comunale dello scorso 10 febbraio i consiglieri Oliva e Albrile, del gruppo Obiettivo Alpignano, hanno presentato un’interrogazione al sindaco e alla giunta per conoscere  le spese per attività di formazione, missioni del personale dipendente, incarichi di consulenza, acquisto noleggio e manutenzione di autovetture, incarichi di progettazione e spese legali per gli anni 2021 e 2022.

Per l’anno 2021 il sindaco Palmieri non ha risposto all’interrogazione, esortando i consiglieri alla consultazione del rendiconto della gestione pubblicato sul sito internet del comune di Alpignano.

Per l’anno 2022 il sindaco Palmieri ha continuato a non rispondere, riferendo che “in questo momento non è possibile fornire i dati perché bisogna arrivare all’approvazione del rendiconto della gestione dell’anno 2022”.

L’unica cifra emersa è pari a euro 3484 relativa a spese di rappresentanza del 2021.

Il gruppo Obiettivo Alpignano manifesta la propria indignazione ritenendo inclassificabile, inammissibile e inconcepibile  la risposta di Palmieri. Il ruolo dei consiglieri comunali è anche e soprattutto quello di “sindacato ispettivo” e la mancata risposta è stata una violazione di un loro diritto; presentare interrogazioni è un diritto dei consiglieri, rispondere è un dovere del sindaco e della  giunta.

Perché il sindaco Palmieri non ha voluto comunicare in consiglio comunale le spese relative agli incarichi di consulenza, formazione del personale dipendente,  acquisto noleggio e manutenzione di autovetture, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza?

Per conoscere tali spese non bisogna certo attendere l’approvazione del rendiconto di gestione, come ha erroneamente evidenziato Palmieri, e non è certamente un enorme lavoro di gestione perché tali spese sono frutto di linee di indirizzo della giunta e di conseguenti determine dirigenziali. Tali informazioni sono inserite all’interno di un sistema gestionale e di conseguenza l’estrazione e la comunicazione di tali dati non è certo un’attività straordinaria e particolarmente onerosa per gli uffici.

Inoltre risulta impossibile desumere dal bilancio e dai relativi allegati le informazioni richieste nella suddetta interrogazione in quanto tale dato viene espresso in forma numerica aggregata e non per singola voce come richiesto.

L’articolo 43 comma 2 del testo unico degli enti locali (TUEL) (D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) indica che i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato; inoltre il comma 3 dello stesso articolo indica che debba essere il sindaco o l’assessore da esso delegato a rispondere alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri, secondo le  modalità disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare.

E allora perché non rispondere?

Cosa imbarazza il sindaco e la giunta?

Forse l’imbarazzo è dettato dal dover comunicare e giustificare tali importi in consiglio comunale davanti ai propri consiglieri di maggioranza?

Forse è anche a causa degli impegni pluriennali, assunti per alcune di tali spese, che l’amministrazione non è ancora riuscita a far quadrare e portare in consiglio il bilancio di previsione per l’anno 2023?

L’amministrazione aveva espresso la volontà di presentare il bilancio di previsione 2023 alla scadenza naturale del 31/12/2022; tale volontà era anche stata espressa  nel DUP (Documento Unico di Programmazione) come obiettivo di tutte le aree del Comune di Alpignano. Risultato non raggiunto.

I consiglieri di Obiettivo Alpignano hanno inoltre fatto notare nelle premesse dell’interrogazione che i bilanci di previsione e i rendiconti di esercizio dell’ultimo decennio circa sono stati caratterizzati da un tetto di spesa per le suddette attività, e che tali limiti di spesa sono stati integralmente abrogati  a partire dall’anno 2020 per tutti gli enti.

L’obiettivo dei consiglieri Oliva e Albrile di conoscere ed evidenziare tali spese in consiglio comunale non è stato raggiunto perché il sindaco Palmieri non ha risposto alle domande, nonostante fosse obbligato a farlo.

Il nuovo obiettivo sarà quello di ottenere tali informazioni con accesso agli atti, comunicando direttamente ai cittadini le spese, i nomi degli affidatari degli incarichi e i metodi di affidamento.

Comunicato dei consiglieri Oliva e Albrile e del gruppo Obiettivo Alpignano

A seguito delle scritte ingiuriose comparse lungo la ex Strada Provinciale n.178

Noi consiglieri comunali Andrea Oliva e Sandro Albrile, insieme a tutto il gruppo Obiettivo Alpignano, non solo nell’ambito del nostro incarico politico ma anche come cittadini, proviamo profondo sdegno per le scritte ingiuriose impresse  sul muro lungo la ex Strada Provinciale n.178. Scritte che, invece di manifestare il dissenso di un individuo scontento, manifestano la profonda ignoranza ed inciviltà di chi, esasperato da diversi disagi sul territorio del Comune di Alpignano, si arroga il diritto di insultare nascondendosi dietro l’anonimato.

Non è così che si esprime la propria contrarietà verso una Pubblica Amministrazione. Amministrazione che probabilmente non ha gestito in modo corretto e ottimale i tempi per autorizzare l’esecuzione di una serie di lavori, anche di terzi, che hanno influito negativamente sulla qualità dei servizi cittadini, già non idilliaci di norma.

È libertà di ogni cittadino esprimere la propria opinione, ma questo va fatto oltre che nel rispetto delle persone, anche in modo costruttivo. Per fare ciò occorre avere senso civico e soprattutto rispetto delle persone.

Utilizzare forme incivili di protesta è ormai diventata una prassi abituale che non produce  risultati positivi ma conduce alla deriva sociale.

Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà all’architetto Melano, agli uffici comunali ed al Sindaco, ed auspichiamo che gli autori di queste scritte possano comprendere il proprio errore ed in futuro possano esprimere il loro eventuale dissenso in modo legittimo e in forma civile.

La libertà di pensiero deve essere funzionale alla dialettica democratica.

GIÙ LE MANI DAL NOSTRO ACQUEDOTTO

IL SINDACO PALMIERI “REGALA” L’ACQUEDOTTO ALLA SMAT: PAGHEREMO IL DOPPIO

Caro concittadino,

vogliamo comunicarti che l’attuale maggioranza e il sindaco Palmieri hanno avviato il percorso per cedere in concessione gratuita l’acquedotto di Alpignano alla Società SMAT.

Detto in parole povere: “Il sindaco Palmieri ha deciso di regalare l’acquedotto dei cittadini alla SMAT”

La Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl è un’istituzione “storica” costituita grazie all’intuizione di quei nostri concittadini, fondatori della Società, che nel 1905 realizzarono il sogno di portare l’acqua nelle nostre case e che da ben 117 anni assicura l’erogazione del servizio di acquedotto nel territorio comunale. La società ad oggi è di proprietà del Comune per circa il 70% e il restante 30% è di proprietà di  cittadini e fondatori della società. La gestione della società è sempre stata virtuosa, ha sempre mantenuto le tariffe molto più basse rispetto a SMAT, ha provveduto ad effettuare investimenti per migliorare la qualità delle infrastrutture e del servizio garantite anche dall’efficienza dei propri dipendenti e ha una percentuale di perdite idriche pari al 16%, la più bassa in Italia in cui la media generale è del 39% (26% al nord, 46% al centro, 45% al sud).

Negli ultimi dieci anni la materia del servizio idrico integrato è stata interessata da numerosi provvedimenti legislativi che hanno riguardato l’organizzazione e le forme di gestione.

Il Decreto legislativo n.152 del 03/04/2006 art.147 stabilisce che i servizi idrici sono organizzati sulla base di ambiti territoriali ottimali, denominati ATO, definiti dalle regioni. Gli enti locali partecipano obbligatoriamente all’ATO al quale spetta la programmazione delle infrastrutture idriche attraverso un gestore unico.

Sulla base di tale legge l’autorità d’ambito in cui ricade il territorio di Alpignano ha sancito l’illegittimità della gestione del servizio della società Acquedotto di Alpignano.

Se è vero che la suddetta legge prevede un solo gestore per ogni singolo ambito territoriale, è altrettanto vero che lo stesso testo legislativo ammette alcune clausole di salvaguardia e di conseguenza la prosecuzione di legittime gestioni autonome.

Sulla base della mancata valutazione di questi principi di salvaguardia da parte dell’autorità d’ambito, nel 2016 l’allora sindaco Andrea Oliva ha presentato ricorso  al TAR.

Per tale ricorso il giudice non si è ancora oggi espresso, ma nel giugno del 2021 ha convocato le parti in causa per le valutazioni sulla prosecuzione del ricorso . A tale convocazione il sindaco Palmieri non si è presentato.

Se entro il 22 giugno 2022 il Comune di Alpignano non comunicherà al Tribunale Amministrativo Regionale la volontà di procedere con il ricorso, automaticamente la gestione dell’acquedotto in Alpignano passerà in concessione gratuita alla società SMAT.

I consiglieri di minoranza Andrea Oliva, Sandro Albrile, Davide Martino, Kevin Gaeta e Linda Genre, in accordo con le forze politiche che li sostengono, hanno presentato una mozione da discutere durante il prossimo consiglio comunale del 31/05/2022 che impegna il sindaco Palmieri a:

RESISTERE e confermare dinnanzi al giudice Amministrativo, la volontà politica di procedere con il ricorso e rimettere la decisione della legittimità della gestione della Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl alla sentenza del TAR;

procedere ad eventuali altre azioni derivanti dall’attuazione dei recenti aggiornamenti del decreto legislativo n.152/2006 (introduzione comma 2-ter) per mantenere la gestione dell’acquedotto in capo alla Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl.

Se il sindaco Palmieri cederà gratuitamente l’acquedotto di Alpignano alla SMAT noi cittadini troveremo in bolletta un notevole incremento delle tariffe e perderemo la sede e i dipendenti del nostro territorio.

Scarica il volantino

IL SINDACO PALMIERI DIMENTICA GLI ULTIMI 117 ANNI E REGALA L’ACQUEDOTTO ALLA SMAT

Invitiamo i cittadini alpignanesi ad approfondire la conoscenza del nostro acquedotto leggendo l’opuscolo “1905 – 2005 CENT’ANNI…D’ACQUA” scritto nel 2005 dall’allora presidente Pierantonio Iguera.

Stralciamo di seguito la prefazione a cura dell’allora sindaco dott. Gian Luca Pinzi.

Più dell’oro, più del petrolio… l’acqua è il bene più prezioso per l’umanità. Ancora oggi un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’acqua potabile e milioni di bambini muoiono ogni anno a causa di malattie originate dall’acqua. Ancora oggi l’accesso all’acqua è considerato nelle dichiarazioni ufficiali internazionali semplicemente un “bisogno vitale” e non un “diritto”.

Festeggiare i cento anni di una Società nata per gestire e garantire questo bene prezioso, questo diritto di tutti è quindi anche occasione per riflettere sulle nostre “fortune”. Le tante fortune del Nord del mondo, moderno e libero, che ha tutta l’acqua che vuole per tutti gli usi che vuole, accessibile e super controllata.

Alpignano gode di questa “fortuna” anche grazie all’intuizione di quei nostri concittadini soci fondatori della Società che cento anni fa realizzarono il sogno di portare l’acqua nelle nostre case.

Di acqua sotto i ponti ne è passata proprio tanta, e noi che abitiamo in una città tagliata a metà dalla Dora Io sappiamo bene. Negli anni sono stati costruiti pozzi, serbatoi, una rete idrica efficiente che garantisce acqua buona e abbondante a tutto il territorio.

A tutti coloro che hanno collaborato in questi lunghi anni perché ciò si realizzasse, soci, amministratori, dipendenti, va il grazie della città.Il mio augurio è che questa ricorrenza importante possa diventare non solo celebrazione, ma anche impegno concreto da parte di tutti perché l’acqua non sia considerata unicamente come un bene economico, ma un diritto universale, di ogni singolo individuo e di ogni comunità locale.

Il Sindaco Dott. Gian Luca Pinzi “

Manutenzione del verde pubblico ad Alpignano

Quando l’assessore Morra e il sindaco Oliva affidarono l’incarico ai coltivatori diretti

Considerata l’impossibilità di effettuare un servizio puntuale ed efficiente di manutenzione del verde con mezzi e risorse proprie del Comune di Alpignano, a fine 2017 l’amministrazione Oliva decise di avviare l’iter per l’affidamento del servizio ad aziende esterne.

A seguito di numerosi incontri iniziati nel 2017 tra l’assessore Maurizio Morra, il sindaco Andrea Oliva,  e il responsabile di Coldiretti, forti di un accordo quadro tra l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e la Confederazione Nazionale Coldiretti, nel 2018 l’amministrazione Oliva affidò la manutenzione del verde pubblico ai coltivatori diretti della zona per un importo complessivo di € 71.864,08 al netto dei ribassi d’asta.

Il servizio fu suddiviso in 7 lotti:

Lotto A – Scuola Borello, scuola Matteotti, scuola Turati (affidato a €.9.328,80 oltre IVA);

Lotto B – Giardini via Verdi, giardino via Garibaldi, area verde parcheggio corso Torino, area comunale via Arnò, aiuole parcheggio corso Torino, area comunale via Arnò, aiuole parcheggio via Battisti, aiuola strada provinciale 178 (via Rivoli), incolto via Arbarello (affidato a €.8.434,25 oltre IVA);

Lotto C – Giardino via Pietre e via XXV Aprile, giardino via Costa (fronte piscina), aiuole strada interna via Costa e via Antica di Rivoli, boschetto Belvedere via Costa, area verde ex Olivotto e via Rivoli parcheggio stazione (affidato a €.12.695,74 oltre IVA);.

Lotto D – Giardino e aiuole via Boneschi, giardino via Mazzini angolo via Marconi, giardino e aiuola Piazza 8 Marzo, incolto e aiuole via Colgiansesco, area verde Movicentro, area esterna cimitero, via Rivera, parcheggio auto e zona lavatoio via Matteotti (affidato a €.7.897,22 oltre IVA);.

Lotto E – Giardino via San Giacomo (Maiolo), giardino via Sant’Ambrogio, giardini via Cervino, incolto strada del Pascolo, giardino via Valdellatorre (prossimità edicola), incolto e aiuole Campagnola (zona industriale), giardino interno via San Giacomo (affidato a €.10.648,69 oltre IVA);

Lotto F – Giardino via Cavour (collegamento via Pianezza), giardino via Cafasse angolo via Baracca, giardini via Pianezza-Rossinini-Cavour (ex Casermette), aiuola ex SS.24 (via Cavour e via Venaria), giardino Sassetto e aiuola via di Vittorio, parco Aldo Moro, giardino viale Kennedy e via Nenni, aiuola via Nenni e viale Kennedy, aiuole via Cavour, aiuole via Pianezza (affidato a €.16.858,38 oltre IVA);

Lotto G –  Scuola Gobetti e Nido Don Minzoni, scuola Rodari, scuola Gramsci, scuola Tallone, ex Turati (affidato a € 6.001,00 oltre IVA);

Importo complessivo affidamento manutenzione verde pubblico, al netto dei ribassi d’asta, di €.71.864,08

Fino al 2020, anche durante il periodo di commisariamento , il Comune di Alpignano ha effettuato la manutenzione del verde con affidamento esterno.

Ci chiediamo perché l’attuale amministrazione abbia deciso di effettuare la manutenzione del verde attraverso le esigue risorse interne anziché continuare con un efficiente servizio affidato ai coltivatori diretti.

ATTI

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